Consigli utili per decorare le pareti della zona notte

19 novembre 2021 - Ilaria Gai

Perché rinunciare?

Mi sono sentita spesso dire ‘nel dubbio appendo solo unao due cose per non appesantire l’ambiente’.

Sono d’accordo che semplificare è una buona strada da percorrere quando si inizia a caratterizzare un ambiente ma, è pur vero che esistono modi e misure applicabili per non dover rinunciare a ciò che ci piace e vorremmo avere intorno. Oggi abbiamo sperimentatotale modalità in un appartamento che amo.

Ci troviamo in Piazza Vittorio Veneto, un bilocale al primo piano luminoso dal taglio strettoe lungo, circondato da balconi che danno su un interno cortile sobrio, silenzioso e dall’atmosfera vagamente nordica.

Abbiamo realizzato parecchi scatti, perché qui ogni ango-lo è talmente curato e pensato da offrire infiniti spunti.

Ho deciso però di concentrarmi su un ambiente specifico,  la zona notte, proprio partendo da questo assunto: quan do mi trovo ad avere ampia scelta – di temi/formati/colori  – allora la tendenza sembra voler andare per sottrazione.  Ovvero si è orientati a scegliere uno, due opere per non  rischiare di soffocare l’ambiente. 

Invece qui, proprio per l’orientamento sobrio e puntuale  dei mobili, delle luci, sia naturali che artificiali, dei colori  neutri, abbiamo constatato che anche la compresenza di  più illustrazioni può essere un’ottima soluzione da mettere  in campo. 

Vediamo ora nel dettaglio cosa significa posizionare le  opere in quattro punti strategici della stanza in questio ne: sopra una cassettiera d’angolo, in una nicchia dove è  stato ricavato un punto scrivania, su una mensola lunga e  stretta difronte al letto e sopra il letto stesso. 

Vi accompagno ora virtualmente nell’ambiente: entrando  nella stanza subito sulla destra troviamo una cassettiera  color bianco e legno naturale; scegliamo volutamente a  contrasto una cornice nera con un soggetto in movimento  non allineato al mobile, così da sottolineare ancora di più  lo spostamento delle ruote. 

Ho deciso però di concentrarmi su un  ambiente specifico, la zona notte, proprio  partendo da questo assunto: quando mi  trovo ad avere ampia scelta – di temi/ formati/colori – allora la tendenza sembra  voler andare per sottrazione.

Proseguendo, superata la porta finestra che dà sul bal cone verso il cortile troviamo in una, piccola nicchia, un  angolo scrivania con al di sopra del tavolo una serie di  mensole. Qui inseriamo in appoggio un soggetto che raf figura un tipico negozio parigino che con la sua grafica di  impronta fumettistica ben si colloca, quasi silente, tra libri  e piccoli soprammobili.  

Sulla mensola in appoggio davanti al letto ben cinque im magini diverse, per grandezza, tema, atmosfera, voluta mente a contrasto anche nei colori delle cornici perché  osare si può. E in questo caso crea un punto di attenzione  visiva molto forte e invita l’osservatore a scorrere i sog getti quasi come di fronte a un’esposizione. 

Avevamo già fatto cenno a questo tipo di effetto: la men sola stretta e lunga conferisce all’ambiente un carattere  molto specifico ottenendo un’atmosfera suggestiva, da  

‘galleria d’arte’, consentendo di poter intercambiare facil mente i singoli pezzi, movimentando la visione d’insieme. 

Sul letto, ultima parete, sotto una applique dal design mo derno, che sottolinea maggiormente la porzione sotto stante, abbiamo un’immagine iconica dal valore sociale,  tanto decodificabile quanto forte a dare un’impronta es senziale e che si fa senza dubbio ricordare.

Ovviamente si può pensare di eleggere a preferita anche  solo una delle quattro pareti esaminate sentendosi in linea  con il concetto di essenzialità di cui facevamo cenno all’i nizio, ma vi abbiamo voluto dare un ampio ventaglio, con  esempi alla mano, per farvi notare come la compresenza  di più immagini, anche profondamente diverse, può pro durre un risultato piacevole e armonico. 

Quindi vi sproniamo a sperimentare e osare sulle vostre  pareti perché con questo genere di opere è possibile, per  la loro natura intercambiabile e per la loro caratteristica in trinseca di essere narrazione per immagine. Sono opere in  grado di restituire un’impronta forte e chiara e mai banale  e su questo vi invito a riflettere perché – come diceva Jo nesco – la banalità è sintomo di non comunicazione e qui  siamo difronte all’esatto opposto, una selezione di opere  originali, a tratti singolari e a volte insolite in grado di arre dare meglio di tanti altri oggetti..